Sergio Mattarella

Capo dello Stato, rappresentante dell’unità nazionale e garante della sua integrità, il suo ruolo non può certo considerarsi secondario nelle dinamiche statali. Eletto dal Parlamento in seduta comune, dall’inizio del suo mandato ha gestito due crisi di governo: la prima nel 2016, dopo il referendum costituzionale, che ha portato alle dimissioni di Matteo Renzi e culminata con le elezioni 2018 e quella dell’estate 2019, in cui il Presidente ha attualmente un ruolo determinante sulle scelte future per il paese. Ma chi è Sergio Mattarella? Quale la sua carriera politica e quali le sue vicende umane?

L’impegno politico

Sin dall’epoca scolastica, Serigio Mattarella si è distinto per gli ottimi risultati. Diplomatosi al liceo classico e laureatosi con il massimo dei voti (e lode) in giurisprudenza all’Università la Sapienza di Roma, ha esercitato l’avvocatura e, dal 1965, l’insegnamento di diritto, specializzando le sue ricerche sul diritto costituzionale e parlamentare, con spiccata attenzione anche alle questioni del meridione. Il suo interesse per la politica, però, è aumentato significativamente dopo un evento tragico: la morte, per mano di un sicario della mafia, del fratello Piersanti Mattarella, allora presidente della Regione Siciliana.

Dalla DC agli incarichi ministeriali

Dal 1980, assunse diversi incarichi all’interno della Democrazia Cristiana, concentrando il suo impegno nel contenimento dei fenomeni mafiosi. Nel 1983 venne eletto alla Camera dei Deputati. Nel 1984 venne nominato commissario straordinario e rimase in tale carica fino al 1988. I suoi incarichi ministeriali, invece, cominciarono già nel 1987, quando venne nominato ministro per i rapporti con il parlamento del governo Goria e confermato a tale incarico l’anno successivo. Nel 1989 venne nominato Ministro della pubblica istruzione. Sotto tale incarico portò a termine diverse riforme, tra cui quella che superava l’insegnante elementare unico, stabilendone tre.

Nel 1992 venne eletto alla Camera e fu relatore delle leggi di riforma del sistema elettorale, definite poi Legge Mattarella, impiegate per le elezioni 1994, ’95 e ’96 e 2001. Fu Vicepresidente del Consiglio con il governo d’Alema e contribuì alla riforma dei servizi segreti. Con il secondo governo d’Alema e il governo Amato fu ministro della difesa, nel periodo della guerra in Kosovo. Tra gli altri, incarico fondamentale assunto dal futuro presidente nei tempi recenti è stato quello di giudice della Corte costituzionale. Come stabilito dalla costituzione, il suo mandato presidenziale finirà nel 2022.