Seconda Repubblica: 1994-oggi

Il cambiamento definitivo dello scenario politico è segnato dalle elezioni del 27 marzo 1994, seguite allo scandalo delle inchieste dette Mani Pulite e Tangentopoli. Le inchieste vennero svolte presso molte Procure italiane e misero sotto accusa l’intera classe politica che aveva governato per decenni l’Italia sia dal centro che dalla periferia; uomini d’affari, industriali, Guardia di finanza, servizi segreti ed alti dirigenti statali. Questo portò alla scomparsa della Democrazia Cristiana e del Partito Socialista Italiano (la così detta alleanza CAF – Craxi, Andreotti e Forlani). Nasceva quindi Forza Italia in contrapposizione alla possibile affermazione delle sinistre.

Il governo Berlusconi e nuove alleanze

Il nuovo sistema elettorale maggioritario, favorì una formazione di alleanze tra i partiti. Le elezioni vennero vinte da Forza Italia insieme a Lega Nord, coalizzate nel Polo Delle Libertà, e di Forza Italia insieme ad Alleanza Nazionale, nel Polo Del Buon Governo decretando così la sconfitta degli altri due poli. Il governo Berlusconi però incontrò molteplici difficoltà che terminarono in conflitti politici con la Lega di Umberto Bossi , in scontri che lo portarono in giudizio alla Procura ed in scontri sociali con i sindacati tanto da portare ad una caduta del suo governo nel dicembre del ’94.

La svolta a sinistra

Questi anni sono segnati anche dalla tragica scomparsa dei Magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, trucidati dalla mafia. Nelle elezioni del 1996 si ebbe la svolta a sinistra con la vincita della coalizione dell’Ulivo (coalizione di centro-sinistra formata da Ppi, Pds, Verdi, Lista Dini, e altre formazioni minori) guidata da Romano Prodi. La nuova legislatura fu particolarmente stabile e giunse a fine mandato. Attuò una rigorosa politica economica che permise l’ingresso nel’Unione Europea, avviò le privatizzazioni, il rilancio dell’occupazione e dell’economia. Nel 2001 il centrodestra tornò alla guida della nazione in coalizione con la Lega Nord.

Ha inizio il decennio populista; alle riforme erano fortemente contrari i ceti legati al settore dei servizi ed alle libere professioni, che non concordavano con i tentativi di superare la rigidità delle chiusure corporative. Alla fine degli anni 90 i progressisti persero ovunque. Il decennio iniziale del XXI secolo ha visto l’avanzata dell’asse di centro destra; Forza Italia e Lega Nord. Berlusconi si propose come soluzione ai problemi del paese, ma non portò a termine quando pattuito con gli italiani. Ad oggi il paese è diviso tra opzioni reazionarie e progressiste, sovraniste e europeiste, che sembrano bilanciarsi.