Prima Repubblica: 1946–1994

L’Italia uscì dalla guerra in condizioni disastrose, economia e agricoltura erano in ginocchio. Il 2 giugno 1946 ebbero luogo le prime elezioni in cui avevano diritto di voto anche le donne; si chiedeva ai cittadini di scegliere, tramite referendum tra monarchia e repubblica. La contrapposizione era non solo territoriale, ma anche politica, perché il Sud avrebbe votato per la maggior parte a favore della monarchia, come si scoprì in seguito. Vinse la repubblica e venne nominato capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola, di tendenze monarchiche.

Le forze politiche del paese

Le forze politiche che nacquero nel paese erano il Partito Socialista che pareva destinato ad assumere un ruolo predominante grazie a Pietro Nenni e alla sua popolarità. Il Partito Comunista che aveva come punto di forza la lotta antifascista. Suo leader era Palmiro Togliatti, che ambiva al consenso dai ceti medi e dagli intellettuali. Ed infine la Democrazia Cristiana che si rifaceva a Don Sturzo e il suo statista Alcide De Gasperi godeva dell’appoggio della Chiesa. Tra il 1946 e il 47 l’attività politica si contraddistinse soprattutto per l’aspra lotta tra i partiti, principalmente nel campo economico.

L’evoluzione dei partiti e dell’economia

L’egemonia americana rese il quadro politico internazionale sempre più complesso e il panorama politico italiano ne venne fortemente influenzato. L’avvenimento più importante fu la formazione di un nuovo governo senza PCI e PSI. Con le elezioni del 1948 iniziò il predominio della Democrazia Cristiana, il comunismo faceva paura. Nel 1953 la DC subì la prima sconfitta, che però, grazie alla legge elettorale modificata detta “legge truffa”, non ebbe gravi conseguenze. Si iniziò a respirare aria di cambiamento, il paese a modernizzarsi e la ripresa economica a concretizzarsi. Dal 1950 al 1963 ci fu il boom economico italiano.

La crescente industrializzazione portò ad un esodo nelle grandi città. Mezzi come la televisione o le prime utilitarie cambiarono completamente la vita degli italiani. I governi, iniziano ad essere formati da coalizioni. Arrivò il ’68 con le contestazioni e gli anni 70 con grandi cambiamenti attraverso referendum. Iniziarono a verificarsi anche i primi atti di terrorismo. I governi puntarono al risanamento della finanza pubblica ed alla discesa dell’inflazione. Le elezioni del 1992 misero in luce la crisi dei vecchi partiti. Arriviamo al 1994 quando, inaspettatamente, le elezioni vengono vinte da Forza Italia, il partito di Silvio Berlusconi.